"Mentre gravi interruzioni di rete hanno colpito tutti gli operatori portoghesi durante il blackout", i clienti di telefonia mobile sulla rete di Digi hanno avuto una probabilità significativamente maggiore di subire una perdita completa del servizio", si legge nello studio.

Secondo il documento, "fino al 90% degli abbonati di Digi è rimasto senza copertura mobile per più di 24 ore. L'interruzione ha evidenziato lacune critiche nella ridondanza su più livelli dell'infrastruttura, dai siti mobili ai margini fino al nucleo centrale, riflettendo potenzialmente i limiti della rete meno matura di questo operatore" in Portogallo.

D'altro canto, la rete MEO (Altice Portugal) "ha dimostrato una resilienza significativamente maggiore in tutto il Portogallo durante il blackout, dimostrando come batterie di backup robuste e ampiamente distribuite possano mitigare e ritardare in modo significativo l'impatto delle interruzioni di corrente".

Secondo Ookla, "al culmine dell'interruzione del servizio, tra le sei e le otto ore dopo l'interruzione di corrente, gli abbonati Meo avevano in media la metà delle probabilità di perdere il servizio rispetto agli abbonati NOS, quattro volte meno rispetto agli abbonati Vodafone e sei volte meno rispetto agli abbonati Digi".

In questo senso, "decine di migliaia di abbonati MEO sono probabilmente rimasti connessi per chiamate, messaggi e dati per tutto il 28 aprile". Secondo uno studio di Ookla, durante il blackout del 28 aprile di quest'anno, la rete mobile Digi è stata la più colpita, mentre la rete mobile MEO è stata la più resistente.