Martedì scorso, il segretario generale del PS José Luís Carneiro ha dichiarato, dopo un incontro con il Presidente della Repubblica, che il Partito Socialista non appoggerà le modifiche proposte dal governo alle leggi sull'immigrazione se queste rimarranno nella loro forma attuale, così come sono state presentate al Parlamento.

Una fonte ha riferito a Lusa che il partito intende che, dopo la discussione in plenaria di venerdì, la legislazione non sarà votata e sarà rinviata alla commissione speciale.

Il PS, quindi, intende che il lavoro di miglioramento venga svolto in seno alla commissione speciale, "eliminando così l'incertezza giuridica e costituzionale".

Venerdì l'Assemblea della Repubblica discuterà e voterà, in termini generali, i progetti di legge del Governo per modificare la legge sulla cittadinanza, il quadro giuridico per l'ingresso, il soggiorno, l'uscita e l'allontanamento degli stranieri dal territorio nazionale e la proposta di istituire l'Unità nazionale per gli stranieri e le frontiere all'interno della Polizia di Pubblica Sicurezza, progetto già respinto nella scorsa legislatura.

Nel primo Consiglio dei Ministri del 25° Governo in carica, il secondo sotto la guida di Luís Montenegro, l'esecutivo ha approvato un disegno di legge di modifica della legge sulla cittadinanza, che aumenta il periodo di residenza in Portogallo necessario per ottenere la cittadinanza (da cinque a sette o dieci anni, a seconda che il cittadino sia di lingua portoghese o non portoghese).

Il Governo prevede inoltre la possibilità di perdere la cittadinanza per coloro che sono naturalizzati da meno di dieci anni e sono condannati a una pena detentiva di cinque anni o più per aver commesso reati gravi. Per quanto riguarda la concessione della cittadinanza originaria ai discendenti di stranieri residenti in Portogallo, sarà ora richiesta la residenza legale per un periodo di tre anni.

Nella legge sugli stranieri, il governo intende limitare i visti per la ricerca di lavoro alle "attività altamente qualificate", limitare l'accesso al ricongiungimento familiare e modificare le condizioni per la concessione dei permessi di soggiorno ai cittadini degli Stati membri della Comunità dei Paesi di lingua portoghese (CPLP).

Il governo sta inoltre rivedendo un progetto di legge respinto nella scorsa legislatura che crea l'Unità nazionale per gli stranieri e le frontiere, all'interno della Polizia di Pubblica Sicurezza(PSP), con il potere di controllare le frontiere aeroportuali, rimpatriare e monitorare gli stranieri nel territorio nazionale.

L'IL ha già espresso il suo accordo con la maggior parte delle proposte, mentre Chega e PS hanno chiesto di modificare la legislazione del governo - anche se in direzioni opposte - per renderle attuabili.

Secondo la Costituzione, la legislazione che regola "l'acquisizione, la perdita e il riacquisto della cittadinanza portoghese" assume la forma di una legge organica, per cui qualsiasi modifica alla legge sulla cittadinanza dovrà essere approvata, nella votazione finale complessiva, dalla maggioranza assoluta dei deputati in servizio attivo, ossia 116 voti, il che richiederà il voto favorevole dei banchi del PS o di Chega (oltre a quelli del PSD e del CDS-PP, che totalizzano 91 deputati).