In un'informazione vincolante resa disponibile sul sito web dell'Autorità fiscale e doganale(AT) il 30 luglio, il dipartimento dell'IRS spiega, in risposta alla domanda di un'azienda, cosa devono fare le società commerciali quando assumono lavoratori non residenti in Portogallo che rientrano nella categoria dei lavoratori autonomi.
L'Agenzia delle Entrate inizia osservando che, secondo il Codice dell'IRS, il reddito da lavoro autonomo pagato ai lavoratori autonomi non residenti si considera ottenuto nel territorio portoghese, "a condizione che sia dovuto da entità che hanno la residenza, la sede, la direzione effettiva o la stabile organizzazione in Portogallo a cui il pagamento deve essere attribuito".
In altre parole, "il reddito da lavoro autonomo è sempre considerato ottenuto nel territorio portoghese a condizione che sia dovuto da un'entità residente in Portogallo", anche se i servizi "sono forniti al di fuori del territorio portoghese", spiega l'Autorità fiscale. Poiché questi importi sono soggetti a un'aliquota di imposta sul reddito del 25%, le società sono "tenute a trattenere l'imposta alla fonte quando pagano tali redditi".
L'esenzione totale o parziale è possibile solo se il lavoratore in questione è residente fiscale in un Paese che ha stipulato con il Portogallo un trattato fiscale volto a evitare la doppia imposizione, e se tale trattato prevede che l'imposizione sul reddito ottenuto in Portogallo ricada sull'altro Stato.
Si tratta tuttavia di casi eccezionali, che si applicano solo se esiste un accordo fiscale bilaterale o multilaterale. Il chiarimento dell'AT riguarda la regola generale, che prevede la tassazione IRS.
Oltre all'obbligo di trattenere l'imposta al momento del pagamento dei servizi prestati, le imprese devono presentare al fisco la dichiarazione Modello 30, che serve a segnalare i pagamenti effettuati a soggetti non residenti. Si tratta della stessa dichiarazione che i proprietari di alloggi locali in Portogallo devono presentare all'AT per dichiarare le commissioni pagate a piattaforme multinazionali come Airbnb o Booking.
L'AT chiarisce che l'obbligo di presentare la dichiarazione Modello 30 si applica "anche se il lavoratore autonomo non è residente in Portogallo e beneficia di un'esenzione totale o parziale dalla ritenuta d'acconto dell'IRS" in base a un accordo fiscale concluso tra il Portogallo e il Paese in cui risiede.