L'analisi, intitolata "Portuguese Scientific Output, 2024-2023: Public Higher Education Institutions", è stata pubblicata dalla Direzione generale delle statistiche per l'istruzione e la scienza(DGEEC). L'analisi evidenzia la percentuale di pubblicazioni all'interno del 10% più citato a livello mondiale come misura chiave dell'impatto.

L'Iscte spicca con il 13,3%, con un aumento del 22% dal 2014-2018. Seguono l'Università dell'Algarve con il 12,9% e l'Università di Lisbona con il 12,7%. Questi dati dimostrano sia la qualità della ricerca che la visibilità internazionale. I dati si basano sulla piattaforma InCites di Clarivate, che utilizza la Web of Science Core Collection.

Per quanto riguarda l'impatto citazionale, quasi tutte le università portoghesi superano la media globale di 1,00, tranne l'Universidade Aberta (0,80), l'Universidade de Évora (0,82) e l'Universidade da Madeira (0,99). L'Università di Lisbona è in testa con un punteggio di 1,19, seguita dall'Università dell'Algarve e dall'Università di Porto, entrambe con 1,16.

Per quanto riguarda la qualità delle riviste, le università di Aveiro (53,7%), Algarve (53,5%) e Trás-os-Montes e Alto Douro (52,4%) si classificano al primo posto per le pubblicazioni in riviste ad alto impatto nel periodo 2019-2023.

In termini di volume, Lisbona (37.644), Porto (32.735) e Coimbra (20.292) hanno prodotto il maggior numero di pubblicazioni, a testimonianza delle loro dimensioni e della loro forza di ricerca. Le università più piccole hanno registrato una forte crescita: Madeira (44%), Évora (33%) e Istec (32%) hanno aumentato la produzione dal 2014 al 2018.

L'accesso aperto è ampiamente adottato, con oltre la metà delle pubblicazioni liberamente disponibili. Tra i primi posti figurano l'Università delle Azzorre (69,7%), Évora (67,7%) e l'Algarve (64,6%).

Anche la collaborazione internazionale è in aumento, guidata da Algarve (67,7%), Azzorre (67,6) e Madeira (64,7%). Al contrario, le università con minori collaborazioni estere, come l'Universidade Aberta (52%), l'UTAD (46,7%) e Beira Interior (42,4%), si concentrano maggiormente sulle pubblicazioni nazionali.