"La bottiglia di vino da 260 grammi, che sarà esposta al Padiglione portoghese, rappresenta una pietra miliare nell'innovazione e nella sostenibilità" ed è la bottiglia di vino in vetro più leggera al mondo, "realizzata con fino all'80% di vetro riciclato", secondo le informazioni inviate a Lusa da Pedro Costa, responsabile dell'agenda di mobilitazione"Packaging of the Future®".
La bottiglia da 0,75 litri, "sviluppata con processi tecnologici avanzati da Santos Barosa(Gruppo Vidrala) in collaborazione con LiDA - il Laboratorio di Design e Arti dell'Istituto Politecnico di Leiria", riduce "la superficie del vetro del 20%, grazie alla sua geometria ottimizzata e alle pareti ultrasottili", ha dichiarato Pedro Costa.
All'esposizione mondiale di venerdì e sabato, la bottiglia sarà presentata, con diversi esempi disponibili con il vino, che sarà servito in "una partnership con Esporão", ha spiegato il responsabile del progetto.
Secondo Costa, il progetto "è di grande importanza", come dimostra l'aggiunta di vetro riciclato, oltre al fatto che "la confezione è stata ottimizzata per occupare meno spazio ed essere molto più leggera".
"Da un punto di vista logistico, per il produttore e poi per i distributori, in termini di contenuto, sarà un risparmio ecologico notevole", ha sottolineato, affermando, senza certezza, che la bottiglia di vino in vetro più leggera fino ad oggi sarà di circa 300 grammi.
L'agenda di mobilitazione "Packaging of the Future®" mira a creare soluzioni di imballaggio più ecologiche, digitali e inclusive nell'ambito del Piano di Recupero e Resilienza (RRP) ed è composta da un consorzio di 79 entità provenienti da tutto il Paese, tra cui aziende, università, centri di ricerca e associazioni, ha dichiarato in un comunicato stampa l'Associazione delle Imprese della Regione di Leiria/Camera di Commercio e Industria (NERLEI/CCI).
Con un investimento totale di 104,1 milioni di euro, questo progetto è guidato da Vangest in stretta collaborazione con NERLEI/CCI, il Politecnico di Leiria, la Comunità Intercomunale della Regione di Leiria e con il supporto di INOVA+.
Durante il viaggio in Giappone, oltre alla presenza al padiglione nazionale per la presentazione della bottiglia, NERLEI/CCI ha in programma diversi incontri istituzionali per promuovere "Packaging of the Future®", i suoi risultati e favorire le relazioni commerciali tra aziende portoghesi e giapponesi.
Pedro Costa ha spiegato che l'iniziativa nasce dall'invito di LiDA a esporre al Padiglione portoghese, che ha selezionato questo e altri due progetti.
Oltre alla bottiglia di vetro, che è "uno dei 19 risultati" che il consorzio "Packaging of the Future®" ha stipulato con il PRR, il laboratorio, che ha sede presso la Escola Superior de Artes e Design di Caldas da Rainha, porterà all'Expo 2025 altri due progetti di ricerca in collaborazione con altri centri di ricerca, industrie e musei: "Living Surfaces" e "Sleeping Beauties".
Il primo riguarda "substrati ceramici che riproducono le formazioni rocciose in cui vivono naturalmente i ricci di mare, fornendo cibo e riparo nelle prime fasi della loro vita, quando la loro sopravvivenza è più minacciata". È in fase di sperimentazione in acque costiere poco profonde lungo la costa portoghese come parte di un programma di rigenerazione della popolazione di ricci di mare.
Il secondo riguarda "modelli funzionali stampati in 3D di strumenti scientifici storici (XV-XVIII secolo) conservati nei musei portoghesi, per consentire un più ampio coinvolgimento del pubblico con le conoscenze scientifiche che rappresentano".