Dato il numero totale di immigrati in Portogallo, che il capo dello Stato, Marcelo Rebelo de Sousa, ha dichiarato essere di circa 1,5 o 1,6 milioni di persone, il loro contributo all'economia "è fondamentale, praticamente in tutti i settori".
Il Presidente della Repubblica ha avvertito che "ci sono errori che non si possono commettere" e bisogna vedere, oltre ai circa 4.500 di cui il governo ha già parlato che inizieranno ad essere avvisati per lasciare il Paese volontariamente, qual è "il numero totale di coloro che, al momento della regolarizzazione, come conseguenza della nuova legge, sono costretti a partire".
"Che siano 4.000 su 1,5 milioni o 1,6 milioni, che siano 5.000, che siano 10.000", ha detto, osservando però che anche se sono "100, 10, 20, 30, 50, 100, 4.500, è sempre doloroso per loro".
Ma questo "non può essere presentato come un significato: è importante che l'immigrazione dal Portogallo scompaia". Si tratta di un crollo dell'economia e della società portoghese, puro e semplice, perché stiamo parlando di circa un milione di persone che sostengono diversi settori dell'economia", ha avvertito, sottolineando che "questa generalizzazione non ha senso".
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