In un comunicato, il Consiglio dei Ministri ha annunciato l'approvazione di un decreto legge che "regolamenta l'uso, nelle scuole, di apparecchiature o dispositivi elettronici con accesso a Internet, come gli smartphone, vietandone l'uso da parte degli studenti del 1° e 2° ciclo dell'Istruzione di base, a partire dal prossimo anno scolastico".

Secondo il Governo, "l'adozione di misure di divieto o restrizione tiene conto dei risultati dello studio del Centro per la Pianificazione e la Valutazione delle Politiche Pubbliche sulle raccomandazioni emanate dal Ministero dell'Educazione, della Scienza e dell'Innovazione, nel settembre 2024, riguardo all'uso degli smartphone nelle scuole".

Nel comunicato si legge anche che "è stata approvata la revisione della materia Cittadinanza e Sviluppo, che entrerà in vigore a partire dall'anno scolastico 2025/2026".

Nella conferenza stampa tenutasi al termine del Consiglio dei Ministri, il Ministro della Presidenza aveva già annunciato l'approvazione di una risoluzione sull'uso degli smartphone nelle scuole, senza però specificare in quali cicli scolastici, e della materia Cittadinanza e Sviluppo, rimandando ulteriori dettagli sui diplomi approvati a una conferenza stampa che il Ministro dell'Istruzione, della Scienza e dell'Innovazione dovrebbe tenere all'inizio della prossima settimana.

Secondo le conclusioni dello studio del Centro per la pianificazione e la valutazione delle politiche pubbliche, rese note oggi, più della metà delle scuole che hanno vietato l'uso degli smartphone ha registrato una diminuzione del bullismo e dell'indisciplina dal secondo ciclo alla scuola secondaria, e la stragrande maggioranza degli studenti ha iniziato a socializzare di più durante le pause, a fare attività fisica e a utilizzare le aree di gioco durante la ricreazione.

Lunedì il ministro dell'Istruzione, Fernando Alexandre, aveva già annunciato che il governo si sarebbe preparato a vietare l'uso degli smartphone nel 1° e nel 2° ciclo, rendendo la raccomandazione fatta l'anno scorso una regola, "indipendentemente dalla natura dell'istituto", cioè per le scuole pubbliche e private.

L'anno scorso, il Ministero dell'Istruzione, della Scienza e dell'Innovazione aveva raccomandato di vietare l'uso degli smartphone dal 1° al 6° anno di scuola, cioè fino ai 12 anni, e di limitarne l'uso nel 3° ciclo.

Secondo lo studio, solo il 21,3% delle scuole del 1° ciclo non ha adottato la raccomandazione e nemmeno il 59,1% delle scuole del 2° ciclo.

Nel 3° ciclo, il 24,9% ha vietato l'uso di questi dispositivi, una misura adottata solo dal 7,6% delle scuole superiori.

I maggiori impatti sulla riduzione del bullismo e dell'indisciplina sono stati riportati dalle scuole che hanno optato per il divieto, soprattutto nel 2° ciclo (59% e 53,6%, rispettivamente), nel 3° ciclo (57,8% e 57,4%) e nelle scuole superiori (55,6% e 59,5%).

D'altro canto, i presidi hanno condiviso le difficoltà di monitoraggio e attuazione delle norme, soprattutto nelle scuole in cui coesistono diversi livelli di istruzione, e hanno sostenuto che l'attuazione dovrebbe avvenire per gradi e con una fase di sensibilizzazione.